martedì 10 luglio 2012

Classe A - Alpen Cup 2012

La nostra flotta di Classe A non sarà così numerosa,  nè avremo mai questi venti, ma questo video vale la pena di essere visto, sopratutto dagli appassionati di Classe A...

6 commenti:

  1. maroooo che vento, si piegano pure le derive !!!

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  2. A confronto, le nostre regate sono scampagnate !

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  3. Per la verità noi non faremmo mai regate in queste condizioni. Ho scritto bene. Non volevo dire che non faremo in quanto tali condizioni meteo sono impensabili in Versilia, ma non faremmo, nel senso che se avessimo un tal vento tutti a terra. Ma siamo matti !! Altro che scampagnate, fritturine e vino.

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  4. Ognuno si prepara atleticamente come può ... c'è chi predilige far scorrere il proprio Cat su uno scafo e allora cerca di non appesantirsi troppo, e c'è chi invece predilige un'assetto diciamo così più stabile, e allora... dagli giù di fritture a volontà !

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  5. Si,si, diciamo pure un'assetto più stabile.... ma se poi non si esce rimane la panza e basta. Io comunque detto sinceramente avrei paura, sarà che sono un fuscellino e per questo ho scelto un doppio.
    L'ultimo arrivato.

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  6. Vedo che il vento del Garda vi ha scaldato un pò. Certo che regatare quando l'acqua spumeggia sono scariche di adrenalina. E purtroppo data l'età qualcuna l'ho avuta anch'io. Mitiche le regate a Marsiglia con il Dart. Specialmente quell'anno che si iniziò con Mistral che poi portò alla sospensione della regata. Nel porticciolo del club La Pelle, insieme a Renzo ci divertivamo a bordeggiare con la sola superficie dell'albero. Senza vela! E si camminava come domenica alla veleggiata. Sono iniziate poi le regate con il classe A. A Castelleto di Brenzone quando la mattina alle 8 con il Peler ed onda formata eravamo immersi in un mondo di nebbia.Scenario da musiche Wagneriane. Ci fu poi l'italiano a Follonica e come dimenticare la prima prova dove su oltre 40 barche si rimase in 7. Le raffiche spezzavano le derive dello scafo fuori dall'acqua. Per non parlare dei 40(nodi)ruggenti di Bracciano. Bandiera nera della giuria. Si salvi chi può e chi non può sono c...i suoi. I Tornado arrotolarono il fiocco e via precipitosamente verso Bracciano. I cat A a risalire il vento verso Trevignano Romano. Su oltre 40 si rimase in piedi in 4. Sino allo sgancio del grillo del paranco. Barca ingovernabile, scuffia prua-poppa, una botta tremenda e paralisi momentanea. Ma il karma disse no e faticosamente dopo una traversata a nuoto di mezzo lago approdo ad Anguillara. Ancora se la ricordano e ne parlano. Sempre a Bracciano l'estate scorsa con Corrado abbiamo assaggiato condizioni più umane. Vento che passava da 2 a 23 nodi con salti di 30°. Insomma si può sopravvivere anche al vento forte, anche se regatare con le nostre termiche non è disdicevole. Anzi. E guardate che abbiamo la fortuna di avere uno dei campi di regata più tecnici che ho visto. Niente bordi lunghi ed obbligati. Ma sempre occhi aperti e cervello pronto. Buon vento a tutti ( quello giusto eh !)
    Karogna Togata ITA 1040

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